La Cittadella – Entusiasmo per Pagliacci al Filarmonico
Amarilli Nizza, molto musicale, dalla vocalità adattissima per colore e sensibilità al repertorio verista e ben controllata in ogni registro, ha padroneggiato il personaggio con una capacità attoriale di prim’ordine; di grande intensità sia nell’espressione della sensualità amorosa sia nei conclusivi toni drammatici, sentimenti nella sua Nedda sempre subordinati ad una infelicità molto terrena, veritiera.
MARIA LUISA ABATE
Manlio Mirabile blogspot
Eccelle tra tutti Amarilli Nizza (Nedda). Irretita tra il prorompente desiderio adulterino e il tormento della propria irriconoscenza, esprime nel I atto la sua ansia di libertà nella splendida canzone Stridono lassù, liberamente, cantata con la levità degli augelli assetati di azzurro e con una gestualità che dà sostanza visiva e intensità poetica al loro incessante vagare per le vie del cielo, sfidando il vento, le tempeste e il sole cocente. Un’ansia di libertà che nel II atto la conduce verso la morte quale ultima e unica scelta catartica che possa liberare il personaggio dalla gabbia dell’essere e gli consenta di vagar per l’atmosfera, seguendo un sogno, una chimera fra le nubi d’or. Sovrana prova di maturità, resa con avvenenza, intensità espressiva e lirico erotismo.